Installazione e posizionamento dei rivelatori
Le prescrizioni di carattere generale sono che i rivelatori devono essere installati in modo che possano individuare ogni tipo d'incendio prevedibile nell'area sorvegliata, fin dal suo stadio iniziale ed in modo da evitare falsi allarmi. La determinazione del numero di rivelatori necessari e della loro posizione deve essere effettuata in funzione del tipo di rivelatori , della superficie ed altezza del locale , della forma del soffitto (o della copertura quando questa costituisce il soffitto) e delle condizioni di aerazione e di ventilazione naturale o meccanica del locale. In ogni locale che faccia parte dell'area sorvegliata, deve essere installato almeno un rivelatore (a parte le aree indicate al capitolo 10, quali vani scala, spazi nascosti, etc.).
Installazione dei rivelatori puntiformi di fumo
Ricordiamo che, in base alla circolare del Dipartimento dei Vigili del Fuoco 09/10/2003, n. P1172/4101, i rivelatori di fumo per poter essere installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi devono soddisfare ad almeno una delle seguenti due condizioni:
• Devono essere dotati della marcatura CE, prevista dalla Direttiva 89/106/CEE (DPR 21/4/93, n. 246), dal 1 aprile 2003;
• Devono essere muniti di dichiarazione di conformità al prototipo dotato di certificato di prova, attestante la rispondenza alla norma EN 54-7 e alle norme a questa equivalenti, emesso da organismi legalmente riconosciuti in uno dei Paesi membri;
Disposizioni generali
Essendo tali rivelatori sensibili al fumo, è ovvio che deve essere attentamente valutata la loro posizione, in modo che sorgenti di fumo presenti nell'ambiente da sorvegliare non diano origine a falsi allarmi. In particolare, i rivelatori di fumo non devono essere installati dove possono venire investiti direttamente dagli aerosol prodotti da eventuali cicli di lavorazione di prodotti o dove possono venire investiti direttamente dal flusso d'aria immesso dagli impianti di condizionamento, aerazione e ventilazione. Il numero di rivelatori, deve essere determinato in modo che non siano superati i valori A max dell'area a pavimento sorvegliata da ogni rivelatore, in funzione della superficie in pianta S e dell'inclinazione a del soffitto (o della copertura) del locale sorvegliato.
Locale sorvegliato Area a pavimento massima sorvegliata da ogni rivelatore Amax (m2)
Altezza h del soffitto o della copertura * (m)
Superficie S in pianta del locale sorvegliato (m2)
Inclinazione α del soffitto o copertura * rispetto all'orizzontale **
h <= 6 S <= 80 qualsiasi 80
S > 80 qualsiasi 60
h > 6 qualsiasi 0° < α <= 20° 80
20° < α <= 45° 100
45° < α 120
* Quando l'intradosso della copertura costituisce il soffitto del locale
** Nel caso di copertura a shed o con falde a diversa pendenza, si considera come inclinazione α la pendenza minore
Nota: le coperture a forma curva (cupole, volte, etc.) il cui colmo è più di 6 m dal pavimento del locale, devono essere assimilate a coperture piane inclinate con pendenza determinata dall'inclinazione della corda sottesa tra il colmo e l'imposta.
Nell'ambito dell'area sorvegliata da ciascun rivelatore, la distanza tra questo e le pareti o l'area sorvegliata da un altro rivelatore non deve essere maggiore dei valori limite specificati in tabella 2. Questa distanza va valutata in orizzontale
Superficie S in pianta del locale sorvegliato (m2)
Altezza h del locale sorvegliato (m)
Distanza massima in orizzontale del rivelatore dalle pareti o dall'area sorvegliata da un altro rivelatore (m)
Inclinazione α del soffitto o copertura rispetto all'orizzontale
α <= 20° 20° < α <= 45° α > 45°
S <= 80 h <= 12 6,5 7 8
S > 80 h <= 6 6 7 9
6 < h <= 12 7 8 10